Lettera agli iscritti
Si sono svolti da poco i congressi di Legambiente Bologna e Legambiente regionale: sono state due occasioni per confrontarci sull’operato, sul ruolo e sulle prospettive della nostra associazione nella realtà locale, rapportandoci alle imminenti elezioni amministrative e alla gravissima crisi economica su scala globale che sta interessando con costi già evidenti anche l’Emilia Romagna.
L’emergenza climatica non ammette sottovalutazioni o negazioni infondate, il surriscaldamento globale tra pochi anni arriverà al punto di non ritorno: se non si vogliono destabilizzare intere aree con danni incalcolabili e a catena, occorre raggiungere a livello mondiale accordi netti e generalizzati che stabiliscano tempi brevi per una significativa riduzione dei gas serra, per un considerevole aumento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e delle misure di risparmio energetico.
La presidenza Obama, che si è finora caratterizzata per coraggio e coerenza rispetto agli impegni presi in campagna elettorale, sta giustamente ponendo in cima alle priorità d’intervento la lotta ai cambiamenti climatici, cercando di farne il perno del tentativo di rilanciare l’economia.
Le azioni del nuovo governo statunitense alimentano legittimamente le aspettative per un successo della prossima e decisiva conferenza sul clima di Coopenaghen, oltre – s’intende – a rappresentare una via esportabile in altri stati per districarsi nella più vasta e profonda crisi economica degli ultimi 70 anni.
In Italia il Presidente del Consiglio e la Confindustria sembrano invece fermamente orientati a ritenere gli interventi ecosostenibili un lusso, un lacciolo che il nostro Paese non si può permettere; per contro sono state assunte le sciagurate decisioni di dare il via ad una serie di grandi infrastrutture, soprattutto stradali, di ripristinare dopo 22 anni l’energia nucleare, in aperto contrasto con il netto esito del referendum dell’87, di cementificare ulteriormente e irresponsabilmente il territorio attraverso il discusso Piano casa.
Dai due congressi si è rafforzata la nostra convinzione che nella realtà emiliano-romagnola possano e debbano emergere:
- politiche di risparmio energetico ed uso di fonti rinnovabili come fattori di competitività per le imprese e di minor dipendenza dalle importazioni di energie fossili
- considerevoli investimenti per una valorizzazione in termini pubblici ed avanzati delle risorse acqua e rifiuti
- sistematici interventi di manutenzione del territorio per contrastare il dissesto idrogeologico
- un notevole potenziamento dei sistemi di trasporto collettivo, alla portata delle esigenze degli utenti deboli come lavoratori, pendolari, studenti, piuttosto che di strade ed autostrade.
Per poter intervenire in queste sfide, Legambiente deve porsi sempre più come interlocutore radicato sul territorio, in grado di entrare nel merito delle scelte amministrative con competenze e strumenti adeguati, di promuovere azioni di democrazia partecipata e di caratterizzarsi – sempre maggiormente interprete di esigenze generali – come interlocutore di comitati e di altre associazioni, ambientaliste e non.
Il congresso di Legambiente Bologna ha visto anche un passaggio di testimone dopo 11 anni alla presidenza del circolo: lascia la carica Nino Pizzimenti che ha guidato il circolo con continuità, passione e grandi capacità, soprattutto nell’allacciare rapporti e portare il punto di vista dell’associazione nelle sedi pubbliche.
A Nino va il sentito ringraziamento di tutto l’esecutivo, contando – come ci ha assicurato in sede congressuale – dedicherà ancora molte delle sue energie a Legambiente.
C’è bisogno di un circolo propositivo e visibile nel panorama bolognese, della disponibilità di volontari a partecipare ad azioni di sensibilizzazione alla cultura ambientalista, di una base economica in grado di assicurarci autonomia e continuità d’azione, anche attraverso il tesseramento.Quest’anno la campagna parte in ritardo per un ostacolo burocratico non previsto che abbiamo incontrato nel percorso di apertura di un nostro conto corrente (il n. 94829769), sul quale vi invitiamo al più presto ad effettuare il versamento di 30 euro per l’iscrizione 2009, indicando in modo completo il vostro recapito; vi verrà successivamente recapitata per posta la tessera.
E’ comunque possibile iscriversi tramite bonifico bancario facendo riferimento al codice IBAN IT62E0518802400000000020500.Confidando sia sulla vostra sollecitudine e disponibilità sia di incontrarci in occasione delle prossime iniziative del circolo, vi invio i miei saluti.
Il Presidente di Legambiente Bologna
Claudio Dellucca