Pubblicato nella sezione documenti il libro bianco sulla mobilità ciclabile a Bologna 2007 realizzato della Consulta della Bicicletta.
Abbiamo pubblicato anche il libro bianco dell'anno scorso, entrambi sono liberamente scaricabili in PDF.
Quest’estate si è parlato molto di sicurezza sulle strade. Forse per mancanza di notizie più ‘appetitose’. E infatti l’argomento è per ora scomparso dai giornali (almeno fino alla prossima strage eclatante). Eppure questa è una tragedia quotidiana, che si ripete quotidianamente per tutto l’anno. E a pagare un prezzo altissimo e inaccettabile sono proprio coloro che non creano rischi per gli altri, i cosiddetti ‘utenti deboli’: pedoni e ciclisti. In Italia i pedoni uccisi sono oltre il 13% di tutti i morti sulle strade, circa il 6% dei feriti. Oltre 300 ciclisti vengono uccisi ogni anno. A Bologna le cose non vanno meglio, come evidenzia la seguente tabella. Pedoni e ciclisti sono complessivamente coinvolti nel 17,3% dei sinistri, un dato in aumento rispetto al 2005, così come sono aumentati morti e feriti nel 2006 rispetto all’anno precedente. Un gran brutto segnale.
Pedoni e ciclisti morti e feriti in seguito a sinistri stradali nella provincia di Bologna 2004-6 (fonte: Provincia di Bologna).
|
2004 |
2005 |
2006 |
Investimenti pedoni (% totale) |
451 (8,4) |
470 (9,1) |
477 (9,2) |
Incidenti bici (% totale) |
368 (6,9) |
379 (7,4) |
423 (8,1) |
Totale morti in sinistri |
122 |
94 |
108 |
Totale feriti in sinistri |
7.314 |
7.005 |
7.239 |
Come forse sapete da ormai 4 anni la Consulta della bici (Legambiente, WWF, UISP, Montesole-FIAB) pubblica un Libro Bianco sulle condizioni delle piste ciclabili esistenti a Bologna e nei comuni dell'area metropolitana. La conclusione è che, nonostante le promesse fatte da Cofferati in Piazza Maggiore di fronte a 50.000 persone, per la bici in questi 3 anni si fatto poco e male. Certo: meglio del nulla di Guazzaloca, ma siamo ancora distanti anni luce da quanto realizzato in altre città emiliane (Parma, Modena, Ferrara…), ma anche da quanto fatto negli ultimi anni anche in grandi metropoli europee quali Parigi e Barcellona. E intanto i ciclisti debbono continuare a circolare sulle strade rischiando la pelle. Il Libro Bianco è uno strumento di pressione sulle amministrazioni, che debbono sapere che vengono 'tenuti d'occhio' dai cittadini e non possono cavarsela con promesse e chiacchiere. Numerosi 'segnali' dalle amministrazioni locali ci confermano che in questo il Libro una qualche influenza l'ha avuta.
Sull'onda di questo piccolo successo, Legambiente vuole porre il problema dell'altro 'utente debole' della strada: il pedone. L'ultimo PGTU del Comune di Bologna evidenzia come nel 2004 vi siano stati 22 morti sulle strade; 5 di questi erano ciclisti e 5 pedoni. In altre parole: metà dei morti sulle strade sono costituiti da quegli utenti che non provocano rischi gravi per gli altri, non inquinano e occupano il minimo di spazio. Nel 1998 il Consiglio comunale aveva approvato (anche per merito nostro) un OdG sui 'diritti del pedone'. Da allora ben poco cambiato e si fatto. Spesso i marciapiedi sono assenti; se esistono sono ingombri di ogni sorta di ostacoli: pali, cassonetti, veicoli in sosta. E attraversare la strada anche sulle strisce e ai semafori è un rischio. Si trova il denaro per grandi opere e nuove strade, ma per questi interventi ci sono solo briciole. Vogliamo dunque sollevare anche questo tema con un Libro Bianco sulla condizione dei pedoni.
Chiediamo quindi a tutti di mandarci segnalazioni (indicando con precisione i luoghi) e possibilmente foto di situazioni critiche nelle strade di Bologna che frequentano. Assembleremo il tutto e lo manderemo all'Amministrazione, ai gruppi consiliari ecc.. In prospettiva speriamo di creare uno spazio nel nostro sito dove i cittadini possano inviare contributi e segnalazioni.
Grazie dell’aiuto
Rudy Lewanski – Legambiente